venerdì 29 novembre 2013

The John Lennon Collection

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito




Dire qualcosa di nuovo su John Lennon o voler sottolineare il valore del suo lavoro sarebbe del tutto inutile. Anche perché il disco che sta girando sopra di me mentre scrivo non è nemmeno un disco. È un raccolta ritrovata in uno scatolone impolverato del 1982, due anni dopo la sua morte.
Il Terzo Lato stavolta riguarda un concetto a me carissimo, sui cui questo disco mi ha fatto riflettere: Il Tempo.


Se fossimo nati venti o trenta anni prima avremmo potuto vedere all'opera John e i suoi amici di Liverpool, e con loro tanta altra della musica più importante del rock. Avremmo sentito non solo per sentito dire.
Ed ora riascoltare queste canzoni avrebbe un significato molto più ampio e diverso, perché alla musica che non fa parte della tua epoca ci arrivi per vie traverse. Non è che una mattina ti svegli con la voglia di ascoltare i Beatles,  non sai nemmeno chi sono.
 Ci arrivi tramite tuo zio, tuo cugino o tuo fratello maggiore.
Ci arrivi con la radio e con band del presente che le hanno prese come riferimenti.
A John Lennon, ad ascoltarlo intendo, sapere più o meno chi sia è alla portata di tutti, ci sono arrivato, oltre che con una delle prime recite a scuola sulla canzone Imagine, attraverso un disco pubblicato nel 2007 da artisti vari quali Green Day, U2, The Cure, Snow Patrol e tanti altri. Si intotalava Instant Karma pubblicato da Amnesty International per raccogliere fondi e sensibilizzare sul problema della crisi in Darfur.
Tutte le canzoni che sto ora ascoltando le ho sentite per la prima volta come cover: #9 Dream dai REM, Instant Karma! dagli U2, Imagine addirittura da Avril Lavigne, Power To The People dai Black Eyed Peas, e ho fatto una scoperta a dir poco straordinaria, anche i miei cari affezionatissimi Velvet (si, quelli di Boyband, sempre loro) incisero una cover, sul loro omonimo album del 2007, di Beautiful Boy che non avrei immaginato fosse di John Lennon.

In conclusione se lo spirito di John Lennon sta mandandomi un messaggio, penso sia che la sostanziale differenza tra vivere un momento e tornarci dopo decenni è evidente, però potrebbe essere anche che, le cose fatte bene e con il cuore arrivano nonostante il tempo che scorre, magari in altri modi e con altre voci. Ma arrivano.

YOU MAY SAY I’M A DREAMER BUT I’M NOT THE ONLY ONE


“The John Lennon Collection” (1982)

Side A
Give A Peace Change
Instant Karma!
Power To The People
Whatever Gets You Thru The Night
#9 Dream
Mind Games
Love
Happy Xmas (War Is Over)

Side B
Imagine
Jealous Guy
Stand By Me
(Just Like) Starting Over
Woman
I’m Losing You
Beautiful Boy (Darling Boy)
Watching The Wheels

Dear Yoko




PS questo post ha avuto l'onore di vedere la partecipazione straordinaria di una donna con la D maiuscola, la quale ha espresso il suo lato artistico scattando le foto a questo vecchio vinile.




venerdì 22 novembre 2013

U2 - Ordinary Love




Cari amici l’attesa pare finita. È uscito oggi (almeno per gli iscritti ad U2.com) il video di Ordinary Love, la nuova canzone degli U2 che farà da colonna sonora al film Mandela: Long Walk To Freedom.
Sarà disponibile” fisicamente” dal 29 novembre solo in vinile edizione limitata per il Record Store Day.
L’altro lato conterrà una versione alternativa di Breathe, decima traccia del disco No Line On The Horizon, uscito a marzo del 2009.

U2 – Ordinary Love

The sea wants to kiss the golden shore
The sunlight warms your skin
All the beauty that’s been lost before
Wants to find us again
I can’t fight you anymore
It’s you I’m fighting for
The sea throws rocks together
But time…
Leaves us polished stones

We can’t fall any further if
We can’t feel ordinary love
And we cannot reach any higher if
We can’t deal with ordinary love
Birds fly highin the summer sky

And rest on the breeze
The same wind will take care of you and I
We’ll build house in the trees
Your heart is on my sleeve
Did you put in there with a magic marker?
For years I would believe
That world couldn’t wash it away

We can’t fall any further if
We can’t feel ordinary love
And we cannot reach any higher if
We can’t deal with ordinary love

Are we though enough
For ordinary love
We can’t fall any further if
We can’t feel ordinary love
And we cannot reach any higher if
We can’t deal with ordinary love


U2  - Ordinary Love  10’’ Vinyl (2013)

Side A
Ordinary Love
Side B

Breathe (Alternate Version)

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito





venerdì 15 novembre 2013

One Song's Story: Le Vie Dei Colori

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito


Inauguriamo un nuovo ramo di questo albero ormai consolidato che risponde al nome di Terzo Lato Del Vinile.
Esordiamo con questa, per parlare non di dischi in senso fisico ma di canzoni singole e delle storie che hanno dietro.





Non dite che sono troppo astratto o che vivo su un altro mondo quando dico che c’è un qualcosa di invisibile che lega i percorsi di persone che nonostante le distanze di chilometri si sentono vicini a tal punto da sentire la stessa canzone nello stesso momento.
Il pomeriggio è grigio sono a casa nella mia stanza blu, nel mio habitat preferito, a leggere il mio fumetto preferito ed arrivo alla canzone che anni fa ne generò una storia poetica e reale, e mi vengono in mente due persone sicuramente reali e in un certo qual modo anche poetiche. E squilla il telefono. E sento le note di quella canzone inviata per messaggio.
Le note di chi come me ha lasciato lo spazio per fare viaggi solitari in cerca di risposte. Di chi sente il bisogno di non chiudere le porte alla fantasia. Di chi non smette di cercare l’equilibrio sulla fune.
Di chi non rinnega il lato adolescente della personalità e vuole continuare ad alimentarlo nonostante il tempo e gli impegni quotidiani, come fosse un riflesso incondizionato.
Sono prospettive che non si possono insegnare né imparare. È un inquilino interiore silenzioso che al momento giusto bussa alle lampadine della mente e torna a farsi ricordare e ti riconduce in luoghi senza barriere.
 È un concetto magari troppo infantile e metafisico per chi non lo condivide, ma ognuno sceglie la strada che può. Per anni ho pensato che il mio ombrello non mi proteggesse dalle grandi gocce dell’incomprensione, ma col tempo ho capito che la pioggia è di indifferenza. Ho capito che non tutti sono come me, ma qualcuno c’è e ancora si diverte a diventare un cavaliere armato del coraggio per mettersi in gioco di nuovo e ancora di nuovo nel torneo della vita.
 Davanti al cellulare ho l’ennesima prova che un trio formato per caso tra le infinite strade non è riconducibile al caso.

 Alcune persone nascono con la fantasia e l’immaginazione che sbattono contro i muri dell’appiattimento e della realtà, e li abbattono, perché oltre ci sono le vie dei colori.

C’E’ UN VIAGGIO CHE
OGNUNO FA SOLO CON SE’
PERCHE’ NON E’ CHE SI VA VICINO
Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito







sabato 2 novembre 2013

Ti ci manda il Terzo Lato...

Mi scuso già in partenza per aver saltato il mese di Ottobre, mi cercherò di rifare con il mese di Novembre.

Partiamo subito con il bel paese che per novembre ospita un bel po di gruppi, oggi 2 novembre ad Assago ci sono i 30 Seconds to Mars, sempre intorno Milano all'Alcatraz vanno in scena gli Airbourne il 14, poi arriveranno gli Alter Bridge insieme agli Halestorm per due date sia a Milano che a Roma, rispettivamente l'11 all'Atlantic di Roma e il 12 sempre ad Assago.

Il Mediolanum Forum è preso d'assalto in questo mese, infatti altri due gruppi regaleranno del sano rock hai milanesi e a tutti quelli che saranno presenti il 13 per ascoltare gli Arctic Monkeys, gruppo davvero interessante per chi non li conoscesse, e il 23 con il concerto di Avenged Sevenfold.

Doppia data divisa tra l'Atlantic di Roma il 5 e l'Alcatraz di Milano il 6, per Beth Hart, la quarantunenne cantante statunitense, famosa grazie al suo singolo "LA Song"andata in onda nell'episodio 17 della decima e ultima stagione di Beverly Hills 90210.

Attenzione a non prendere impegni per le date che vanno dal 2 al 4 e dal 6 al 7 e perchè no visto che ci siete, rimante liberi anche l'8, perchè nel bel paese arriva proprio lui la leggenda Bob Dylan, rispettivamente a Milano dal 2 al 4 e a Roma dal 6 al 7, per poi fermarsi a Padova per una data sola dell'8 novembre.

Per chi è interessato al cantante Nick Cave, l'ex dei The Birthday Party, potra andarlo a trovare dal 27 al 29 in Italia, rispettivamente in ordine Roma Milano e Bologna.

A novembre vi consiglio anche di fare un giro a Casalecchio dove Brian Molko e compagni il 23 di questo mese, andranno in scena, per il tour  mondiale dei Placebo.

Vi ricordate la canzone Where is my Mind del film Fight Club, loro erano i Pixies e andranno in scena il 4 novembre all'Alcatraz di Milano, da ascoltare assolutamente.

Ultimo gruppo di questa edizione della rubrica, è associato al cantante che ci ha lasciato da poco Lou Reed, infatti il 21 e il 22 novembre a Roma e a Milano, si esibiranno i The Waterboys, un gruppo rock britannico fondato da Mike Scott nel 1983. Il nome del gruppo proviene proprio da un verso di The Kids, canzone contenuta nell'album Berlin di Lou Reed.
Grazie a tutti e Buon Concerto!

News Viniliche

L'arte in funzione del rock, essenziale ma allo stesso tempo piena, toccante e coinvolgente ma anche distaccata e ricca di emozioni proprie, questa era la musica di una delle leggende del rock, che proprio in questi giorni ci ha lasciato, Lou Reed. Uno sconfinato amore per la propria musica, "E' pretenzioso creare arte solo per il gusto di colpire l'ego degli artisti", che lo ha portato alla ribalta forse in maniera troppo silenziosa "La vita è troppo breve per concentrarsi sul passato. Guardo piuttosto al futuro". Lou Reed e` questo, attraverso le sue parole e poi quelle di una delle sue amiche più famose, Patti Smith, vogliamo raccontarvi una leggende, che con i Velvet Underground prima e da solista poi, ha scritto una delle pagine più belle della storia della musica.

"Ho sempre creduto di aver qualcosa di importante da dire. E l'ho detto."


Da quando, assieme al compagno di studi Sterling Morrison, Reed si esibiva nei piccoli locali newyorkesi, proponendo alcune sue composizioni originali, pochi accordi e testi inconsueti rispetto alla musica rock di quel periodo, a quando il 15 dicembre del 1965 si esibisce, davanti ad alcuni frequentatori della Factory di Andy Warhol, che dopo averli ascoltati, sono proprio loro a suggerire a Warhol di assumerli come possibile resident band della sua Factory. Lou Reed si ritrova ad incidere uno dei dischi più importanti della sua e della nostra storia, The Velvet Underground & Nico, dove nel disco, undici canzoni dimostrano tutta la versatilità del sound del gruppo, passando dalla violenza di I'm Waiting for the Man e Run Run Run, alle ipnotiche e perverse Venus in Furs e Heroin, alla definitiva rottura con i Velvet Underground, contestuale però alla pubblicazione di un LP d'esordio chiamato proprio Lou Reed.


"Per cosa vale la pena vivere? Non lo so, se lo sapessi ve lo rivelerei. Anzi: direi per il tai chi, per una chitarra Fender, una Harley Davidson e un Porsche gialla. Ma la Porsche è italiana? No? Tedesca? Ah... Ecco perché funziona."

Nessuno meglio di Patti Smith, è deputata a parlare di Lou Reed all’indomani della sua scomparsa, la reggina del rock lo fa al corriera della sera, dal quale vi riporto queste parole:

"LA PRIMA VOLTA AL MAX’S KANSAS CITY - L a cosiddetta «sacerdotessa » lo vide per la prima volta nel 1970, al leggendario Max’s Kansas City, sopra il Village, nella fase finale dei Velvet Underground. E capì, Patti, di voler fare del rock un mestiere: «Ero così coinvolta dalla sua musica. L’ho studiata a lungo. Era un processo che mi parlava, un processo di fusione della poesia con il ritmo, un loop pulsante» ricorda a Associated Press. Fu proprio Lou a presentare la rockeuse a Clive Davis, colui che le avrebbe prodotto «Horses», l’album che la fece conoscere al mondo. Di lì due carriere parallele che si sarebbero intersecate poi trent’anni dopo, con splendidi concerti a due che avemmo modo di vedere prima in Sardegna e poi a Fiuggi all’inizio degli anni 2000.
«SIAMO IN DEBITO» - Di poesia e letteratura discorrevano spesso i due: Walt Whitman, Federico Garcia Lorca o Edgar Allan Poe. «Poteva parlare in modo articolato di ogni autore » dice Patti, felice poi per l’onda di commozione causata dalla scomparsa dell’ex Velvet Underground in tutto il mondo ( e il nostro Paese non fa eccezione). Una commozione che non è di prammatica, specie per chi fa il mestiere del rock’n’roll «Tanti di noi - conclude la cantante - hanno tratto beneficio dal lavoro da lui compiuto... Siamo tutti in debito con lui. Un debito che molti di noi non sono molto felici di avere. A volte vorresti immaginare di aver fatto tutto da solo. Ma penso che tutti debbano stare in fila per dire grazie a Lou, a modo proprio»."